Iniziativa della Dieta democratica istriana per il
riconoscimento della Comunità etnica e per l’introduzione dell’insegnamento a
scuola dell’idioma dei «cici»
Gli istroromeni vogliono
riappropriarsi della loro lingua
© Il Piccolo di Trieste
domenica 13 gennaio 2002
POLA - Forse non tutti conoscono l'esistenza
degli istroromeni, una minoranza di lingua neolatina, che vive in alcuni piccoli
villaggi dell'Istria orientale e della Ciciaria (istroromeni o cici, tanto che a
essi si deve il toponimo di Ciciaria). Sono i discendenti di fuggiaschi
provenienti dalla Romania (le loro origini sono però tutt'ora incerte), che qui
trovarono rifugio, secoli addietro, dalle invasioni dei Turchi. Nel corso del
XVIII e XIX secolo furono osteggiati dal mondo slavo, che li costrinse a ridurre
l'area di insediamento e la consistenza numerica.
Caratteristica di tutti gli istroromeni è il loro
plurilinguismo. Molti infatti, oltre all'idioma storico dei cici, e al croato,
parlano bene anche l'italiano (a Roma ha sede l'Associazione culturale degli
istroromeni, dedicata ad Andrei Glavina, il loro «capo spirituale»). Uno degli
abitati istroromeni è Susnjevica (Frascati d'Istria), nel comune di Chersano e
Josip Kontus, della sezione locale della Dieta democratica istriana ha
annunciato che il suo partito promuoverà l'iter di iscrizione della «Comunità
etnica degli istroromeni» nello Statuto comunale. Sarà il riconoscimento
ufficiale dell'identità di questa minoranza, la cui lingua è seriamente
compromessa. A Susnjevica infatti non c'è una scuola che insegni agli
istroromeni il loro idioma materno, che viene tramandato unicamente da
generazione a generazione.
Kontus confida nell'appoggio della Regione Istria
e delle istituzioni linguistiche internazionali, tanto che già in primavera
potrebbe venir introdotto l'insegnamento dell'istroromeno nella locale scuola
elementare. Quest'anno rivivrà pure l'Associazione dei Romeni istriani di
Susnjevica nata sei anni fa.
i.b.
Tratto da:
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https://www.ilpiccolo.kataweb.it/ilpiccolo/arch_13/trieste/co01/rome.html
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