Istroromeni (Cicci
e Ciribiri) Palazzo Costanzi,
Piazza Piccola n. 2
16 giugno – 15 luglio 2007
Inaugurazione:
Sabato 16 giugno ore 19
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Rete Civica Trieste
10 luglio 2007 Organizzata congiuntamente dall’Associazione Culturale
Italo-Romena “Decebal” e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di
Trieste.
Nel 1719 con la patente dei porti franchi di Trieste e
Fiume, Carlo VI d’Asburgo pone l’atto di nascita dei due porti e delle due
città moderne. La storia successiva, l’economia, la cultura ed anche le
relazioni umane fino ai giorni nostri hanno registrato tanti altri momenti
di percorsi comuni e di contatto tra queste due città tra le quali si
estende la penisola istriana. Ed è nella stessa Istria che si sono
sviluppate altre storie e culture che hanno contribuito e contribuiscono
ancora al progresso di tutto l’alto Adriatico e che hanno avuto ed hanno
ancora come punto di riferimento le due grandi città. Fiume e Trieste, sono
state, sono e saranno un punto di incontro anche delle varie culture e
storie istriane. Per tale motivo si vuole trattare una cultura minore e poco
conosciuta che però ha contribuito e contribuisce anche lei ad arricchire il
grande patrimonio di queste terre, specchio ed immagine di quei microcosmi
centro europei che Magris racconta in un suo libro.
Il piccolissimo popolo, come definisce Magris gli
Istroromeni, trattati più volte nei suoi scritti, rappresentano una
testimonianza viva di una storia lunga duemila anni che va da Trieste al Mar
Nero e che proprio nel 2007, con l’adesione della Romania e della Bulgaria
nella UE, avrà quasi completato un lunghissimo evo storico, aprendo una
nuova pagina dei rapporti tra Stati, economie, popolazioni e culture.
La storia, la lingua e quegli istriani che ancora oggi si
esprimono in istroromeno rappresentano questo tesoro culturale che sta
rischiando di scomparire e di cadere nell’oblio assieme alle altre 3.000
lingue che cesseranno di esistere in questo secolo, secondo le
stime dell’UNESCO.
Tale iniziativa dell’Associazione Decebal, del Gruppo
Culturale del CRAL Autorità Portuale, dell’Associazione Culturale Puglia
Club, dell’Associazione Euroculture, tutte con sede a Trieste,
dell’Associazione Andrei Glavina di Roma, dell’Associazione AUT PRO ROM di
Graz, e di molte altre (vedi scheda collaborazioni) avverrà prima a Trieste
in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste,
poi ad Udine in collaborazione con l’Università di Udine ed in Provincia di
Pordenone, a gennaio 2008 verrà ospitata presso il Centro di Cultura
umanistica romena nella sua sede di Venezia a Cannaregio, Palazzo Correr, a
Fiume, presso il Museo Civico, a Graz presso il Museo Regionale Ioanneum. Il
patrocinio è stato concesso dal Comune e della Provincia di Trieste e
dell’UNESCO Italiana.
Le collaborazioni alla realizzazione tecnica e
scientifica della mostra sono giunte con entusiasmo da parte dei professori
di linguistica e geografia delle Università di Trieste, Udine, Timisoara,
Pola e Zagabria ed è stata anche assicurata la partecipazione dei maggiori
esperti mondiali della lingua Istroromena
Uguale entusiasmo partecipativo è stato espresso dall’IRCI
(Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata), dalla Comunità
Croata di Trieste, dalla Dante Alighieri di Timisoara e dagli altri istituti
coinvolti nel progetto.
Le Associazioni organizzatrici colgono così anche le
indicazioni e gli inviti alla collaborazione che i Sindaci di Trieste e
Fiume, gli Assessori alla cultura, i responsabili dei due musei civici e le
altre autorità hanno espresso durante la presentazione della mostra sul
Porto di Fiume a Trieste il 24 maggio 2006.
In concreto è stata programmata una mostra di documenti,
foto, libri sulla storia, cultura e lingua istroromena, una conferenza di
apertura ed alcune esibizioni artistiche.
Oltre al normale pubblico che una mostra di tale genere
può attirare, considerando il fatto che la sua particolarità e specificità
la rendono una curiosità interessante, il collocare tale iniziativa nel
contesto più ampio delle lingue e culture minoritarie e della loro
difficoltà di sopravvivenza, apre la mostra a un pubblico sicuramente più
ampio.
Il messaggio che viene dalla storia degli istroromeni è un
appello universale: cerchiamo di salvare le lingue e le culture dei nostri
avi perché sono un patrimonio di tutti.
Tale manifestazione si colloca altresì come un
proseguimento ed approfondimento della manifestazione sugli Istroromeni
fatta 10 anni fa dalla Associazione Decebal alla Fiera di Trieste con il
contributo della Commissione delle Comunità Europee ed il patrocinio del
Comune e Provincia di Trieste.
Orario feriale e festivo 10 – 13, 17 – 20.
Addendum - 21 luglio 2007
"Istroromeni": Prosegue con successo la mostra a Palazzo Costanzi
Continua a riscuotere successo a Palazzo Costanzi (piazza Piccola 2), dove proseguirà fino al 15 luglio, la mostra "Istroromeni (Cicci e Ciribiri)", organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dall'Associazione Culturale Italo-Romena "Decebal".
La ricchezza di contenuti espositivi, anche in versione originale, e l'abbondante documentazione sulla storia dei Cicci hanno portato numerosi concittadini a visitare e a soffermarsi lungamente nella mostra, spesso scoprendo che loro stessi o i loro conoscenti e amici sono probabilmente di origine "ciccia".
Vi sono documentati anche i legami con Trieste, e notevoli "curiosità" come le storie dei "trovatelli triestini", della "Regina degli Istroromeni", dell'Appello agli Italiani d'Istria, dei "furlani", di Adriano Poropat ecc.
L'esposizione rimarrà aperta, come detto, fino al 15 luglio, con orario tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Successivamente la mostra si trasferirà a Pordenone, Venezia, Fiume, Graz e Timişoara.
Visite guidate gratuite possono venir richieste telefonando allo 040-675.xxxx. Tratto da:
- Rete Civica Trieste -https://tcd.pallacanestro.trieste.it/new/vis_articolo.asp?pagina=-&link=330&tipo=articoli_eventi&ids=13
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