CONFERENZA INTERNAZIONALE SABATO A TRIESTE
Istroromeni, ieri e oggi
Riunirà
studiosi ed anche esponenti politici degli Stati interessati
© Il Piccolo di Trieste
mercoledì 20 novembre 1996
TRIESTE — La sensibilità che il
capoluogo giuliano, città cosmopolita, ha sempre manifestato per tutte
le culture è di scena ancora una volta: l’Associazione di amicizia
italo-romena «Decebal», sorta nel 1987, organizza una tavola rotonda
sulla cultura istroromena. Il progetto, che si intitola: «L’istroromeno.
La lingua, la cultura, la storia. Parliamone per salvarlo», ha richiesto
un anno di preparativi ed è stato approvato e sostenuto dall’Unione
Europea. Con il patrocinio del Comune di Trieste (ha confermato la sua
presenza il vicesindaco prof. Damiani) al Centro congressi della Fiera,
sabato prossimo, alle 15.30 si svolgerà la tavola rotonda con le
relazioni del presidente di «Decebal», Ervino Curtis, del segretario
generale, Elena Pantazescu, e dei massimi studiosi di tale lingua il
prof. Petru Neiescu (Romania) e il prof. August Kovacec (Croazia).
Inoltre parteciperanno il prof. Gianfranco Battisti, dell’Università di
Trieste; il presidente dell’Associazione istroromena,
Andrei Glavina, Emil Petru Ratiu e il
direttore dell’Editrice Clusium, Nicu Mocanu. Le conclusioni saranno
tratte dai rappresentanti degli Stati interessati: è stata annunciata la
presenza del sottosegretario agli esteri della Romania, Stefin Gafita,
di un rappresentante dell’Ambasciata romena a Roma, del Console generale
di Croazia a Trieste, prof. Miroslav Bertosa, e di un rappresentante del
governo di Zagabria. Se verranno superati i problemi dei visti italiani,
saranno presenti anche i rappresentanti delle minoranze romene in Serbia
e in Bulgaria. Sempre nell’ambito dell’iniziativa, sarà presentata la
traduzione italiana, curata dall’Associazione «Decebal», del primo libro
scritto e pubblicato in Romania sulla lingua e gli abitanti dell’area
dove vivono gli istroromeni, «Itinerario in Istria» di Ioan Maiorescu.
Il volume, la cui seconda e ultima edizione è del 1900, e già
dall’inizio secolo era introvabile, oltre che a offrire al lettore una
descrizione accurata dal punto di vista paesaggistico ed etnografico
delle zone del Monte Maggiore nel 1857, contiene in appendice un
vocabolario istroromeno, italiano, romeno e tedesco. Inoltre è stata
curata la realizzazione di un opuscolo con varie ricerche su storia,
musica e tradizioni degli istroromeni e con la riproduzione di alcuni
documenti dove tale popolo è citato. Infine nelle sale antistanti il
Centro Congressi verrà al-lestita anche una mostra con oltre 60
riproduzioni di materiale, stampe, documenti, cartine e fotografie sugli
istroromeni. Pertanto «il piccolo popolo» come lo definì Claudio Magris
in un suo recente articolo, avrà a Trieste l'occasione di celebrare la
sua prima Conferenza internazionale e le poche centinaia di
rappresentanti di tale cultura e lingua, ora parlata solamente a Seiane
e Susnevizza (Valdarsa) in Croazia, riceveranno uno stimolo a rendersi
protagonisti del salvataggio della loro cultura. |